Roma ha molte statue “parlanti” ossia statue sulle quali di notte il popolo romano era solito affiggere lettere di proteste contro i soprusi e le immoralità del Papa. Ricordiamo le statue di Marforio, Babuino, Abate Luigi, Madama Lucrezia ma quella che è festeggiata ancora oggi con grande entusiasmo è la statua di Pasquino. La festa si svolse per la prima volta il 25 aprile del 1508 in occasione della festa di San Marco Evangelista. I giovani studenti ed i docenti dell’Archiginnasio della Sapienza ogni anno erano soliti addobbare la statua diPasquino con una maschera mitologica che si addiceva al tema sul quale vertevano gli epigrammi composti per la festa. In quel periodo gli epigrammi erano ben accetti dal Pontefice perché non veniva denigrato, negli anni successivi ( fino al 1870, anno della caduta del potere pontificio) però i versi divennero mordaci e quindi temuti soprattutto dal clero.