In piazza Campo de' Fiori in epoca romana (61- 55 a. C.) sorgeva il tempio di Venere Vincitrice, primo monumento costruito in muratura.
La toponomastica è dovuta, probabilmente, al fatto che nel XV secolo si trovavano sparsi ovunque piante e fiori.
Nel Cinquecento vi si svolgevano pali, corse ma la piazza è famosa soprattutto perché un tempo vi avvenivano le esecuzioni delle sentenze di morte. Il caso più famoso è quello di Giordano Bruno, che il 17 febbraio del 1600 venne arso perché accusato di eresìa. L’esecuzione, oggi, è ricordata con una statua, opera dello scultore Ettore Ferrari, eretta nel 1889 e posta nel centro del Campo de Fiori su iniziativa del poeta Pietro Cossa.
Nelle stradine limitrofe nacquero illustri Romani come Pietro Cossa detto il Metastasio, Giuseppe Giocchino Belli, Beatrice Cenci, Gioacchino Rossigni che compose il "Barbiere di Siviglia" e Aldo Palazzeschi che abitò per trent'anni nel Rione.
La Piazza è considerata simbolo della vita frenetica cittadina che inizia sin dalla mattina con il mercato all’aperto fino a notte, quando la gioventù romana affolla le strade, i gradini del monumento e le vinerie delle stradine circostanti.