Si accede da piazza del Foro Traiano ed è al di sotto del livello stradale. Fu l’ultimo in ordine di tempo e il più grandioso tra i Fori dell’età imperiale. Iniziato nel 107 (anno del trionfo di Traiano sui Daci), fu concluso nel 113 d.C., ad opera dell'architetto Apollodoro di Damasco.
Quest’ultimo per aumentare lo spazio disponibile per la costruzione del Foro fece tagliare la sella che anticamente univa il Campidoglio e il Quirinale. Testimonianza ne è l'iscrizione alla base della Colonna Traiana: "ad declarandum quantae altitudinis mons et locus tantis operibus sit egestus" ("Per indicare quanto era alto il colle che con questi lavori è stato demolito"), la colonna quindi serviva anche ad indicare l'altezza originaria del colle tagliato per liberare l'area per il Foro. Tale "liberazione" comportò la distruzione dell'Atrium Libertatis (dove si svolgeva la liberazione degli schiavi), e un tratto delle Mura Serviane tra Campidoglio e Quirinale, ormai prive di funzione.
Del complesso restano i ruderi delle basilica Ulpia, destinata alle riunioni pubbliche e la colonna Traiana che nel 113 venne eretta in onore di Traiano.Essa è alta 30 metri, è coperta da fregio che si sviluppa elicoidalmente narrando le imprese di guerra dell’imperatore nel I sec. d.C. contro i Daci.