Si raggiunge percorrendo la via del Circo Massimo che conduce sull’Aventino, uno dei sette colli di Roma.
Secondo le fonti antiche, il primo circo adibito alle corse dei carri nella valle tra Palatino e Aventino venne costruito dal re etrusco Tarquinio Prisco, anche se sono ricordate corse simili già al tempo di Romolo
L’edificio venne fondato dai Tarquini nel II sec a.C., fu poi ingrandito prima da Cesare e in seguito da Costantino che fece raggiungere una lunghezza di 600 metri.
La capacità del Circo era di 150.000 spettatori, fin quando la ricostruzione neroniana portò la capienza sino a 250.000 persone.
Un tempo il Circo Massimo era formato da sedili in legno, sostituiti in seguito da gradinate in muratura, furono aggiunte le gabbie di partenza per i carri e il muro divisorio della pista (spina), dove si installavano sette uova e sette delfini in bronzo per contare i giri delle quadrighe.