Piazza Venezia è considerata il centro dell’Urbe di Roma per la sua posizione geografica, in essa vi confluiscono le principali arterie della città ed è dominata dalla maestosa mole di palazzo Venezia e dalla mole del Vittoriano. Palazzo Venezia venne costruito negli anni dal 1455 al 1464 su commissione del cardinale Pietro Barbo divenuto poi papa Paolo II, esso forma il lato occidentale della piazza e fu il primo palazzo rinascimentale edificato a Roma.
Non si conosce il nome del costruttore , ma si fa presumere il nome di Leon Battista Alberti.
Il palazzo presenta le caratteristiche di una fortezza sul piano superiore, mentre le eleganti e raffinate finestre a croce guelfa mostrano gli elementi rinascimentali, sulla facciata spiccano i contorni merlati e la torre angolare. I due portali che guardano direttamente sulla piazza uno mostra il sigillo dei Barbo e l’altro è su via Plebiscito, entrambi vengono attribuiti a Giovanni Dalmata.
Nel palazzo vi ebbero dimora numerosi papi e nel 1494 soggiornò Carlo VIII, re di Francia. Dal XVI secolo vi alloggiarono gli ambasciatori di Venezia e nel 1797 fu sede dell’ambasciata austro-ungarica presso il Vaticano. La Sala Regia ha pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna.
Dopo il trattato di Campoformio passò all'Austria per la sua ambasciata, nel 1916 il palazzo venne rivendicato dall'Italia e passò definitivamente al governo italiano, oggi è sede del Museo di palazzo Venezia.