Corrisponde al decumano superiore dell'antica pianta urbana che, secondo lo schema ricorrente nell'urbanistica di epoca romana, adottava l'impianto ortogonale desunto dall'organizzazione degli accampamenti militari.
La strada, che si interrompe presso il campanile dell'attuale cattedrale, conserva pregevoli esempi di architettura medievale.
La passeggiata è piacevole perché è una delle poche strade sempre in penombra, che congiunge Piazza Tasso sino all’ingresso principale della Cattedrale.
La strada è la più significativa delle antiche strade urbane, per le notevoli opere architettoniche presenti: Palazzo Veniero, Palazzo Correale e la Loggia di vico Galantario. Palazzo Veniero (sec. XIII) costituisce, con l'organico sviluppo del motivo decorativo «tufo giallo-tufo grigio», un'importante significato del gusto tardo bizantino e arabo.
Il vicino Palazzo Correale (sec. XIV) evidenzia, secondo l'influsso della moda catalana, maggiormente il dettaglio architettonico e scultoreo, che l'insieme. La facciata associa bifore di varia forma e disegno. Il palazzo appartenente alla famiglia Correale fu, nel XVII secolo, trasformato in ritiro per orfanelle, e intitolato a S. Maria della Pietà. La chiesetta attigua al monastero è in stile barocco.
La Loggia di vico Galantario è un raro esempio di architettura dell'età aragonese che risente dell'influenza dei maestri toscani, che operarono a Napoli nella seconda metà del XV secolo.