Notizie storiche
I nobili sorrentini di Porta e Dominova, facenti parte della Congregazione dei Sette Dolori, acquistarono un giardino in Via San Cesareo intorno al 1730 e ordinarono la costruzione di una Chiesa da consacrare alla Addolorata di cui erano ferventi devoti. La Chiesa fu terminata nel 1739.
L' 8 ottobre 1844, un fulmine sfondò il tetto dell’ edificio sacro e fece crollare il suo campanile. Nel 1860 con la scomparsa del Regno delle Due Sicilie, ci fu lo scioglimento della congrega e successivamente, nel 1867, fu la chiesa fu chiusa. Sconsacrata nel 1868, la chiesa venne riaperta al culto dopo oltre settant’ anni dall' Arcivescovo Paolo Jacuzio. A causa del terremoto del 1980 la Chiesa, che aveva subito ingenti danni strutturali, è restata chiusa fino al 2007. Oggi è uno dei più begli edifici destinati al culto a Sorrento.
Descrizione
Edificio in stile barocco.
Sulla facciata in piperno si apre un portale sormontato da un timpano spezzato con al centro un affresco raffigurante l’Addolorata. L’interno della chiesa con pianta a croce greca è in stile barocco con stucchi del tardo Settecento. Si può notare, guardando in alto, che al posto della cupola c’è una scodella ellittica; le quattro volte sono a botte. il pavimento è in mattoni rossi, con disegni floreali maiolicati del '700 napoletano. All’interno delle due cappelle laterali si collocano due altari interamente di piperno sovrastati dalle opere del pittore sorrentino Carlo Amalfi, datate 1769, raffiguranti la Sacra Famiglia e la SS.ma Trinità in gloria. Sull’altare maggiore in marmi policromi è stata sistemata la statua lignea dell’Addolorata.
Nel corso dei recenti restauri effettuati sui pilastri dell’arco centrale della facciata sono venute alla luce alcune colonne romane.