La Chiesa del Redentore, opera rinascimentale, sorge sull’isola della Giudecca. Essa fu commissionata dal Senato della Repubblica di Venezia per celebrare la fine della peste del 1576 ad Andrea Palladio. Il completamento della Chiesa si ebbe però solo nel 1592 dopo la morte dell’artista.
Gli esperti d’arte riconosceranno subito, anche da lontano, il tocco del Palladio nell’impianto classico della Chiesa. Sulla facciata i timpani sono spezzati da semicolonne; all’interno la pianta si sviluppa in una serie di spazi che appaiono concatenati armonicamente tra loro. Ai lati della navata è predisposto un colonnato che culmina nella cupola che s’innalza sul presbiterio.
Molte le opere di rilievo conservate nel tempio:dipinti del Veronese, del Tintoretto e del Piazza. Da non perdere è la “Pala con il Battesimo di Cristo”, opera risalente al 1560 e realizzata da Paolo Veronese.
Molteplici sono i reliquiari e le opere devozionali che “raccontano” la storia della Chiesa.
La Chiesa è il fulcro di una delle feste più antiche di Venezia, appunto la festa del Redentore che in genere cade la terza domenica di luglio. In quell’occasione si svolge una solenne processione che termina con una funzione liturgica nella Chiesa, considerata la “stazione” finale.
Informazioni utili:
Visite: lunedi-sabato: 10.00-17.00, domenica chiuso
24 dicembre 10.00-13.30, 31 dicembre 10.00-13.30
Il 6 gennaio aperto dalle 13.00 alle 17.00
Chiuso il 25 dicembre, il 1 gennaio, Pasqua e 15 agosto.