Itinerari - Il centro storico: il Sestiere San Marco (Percorco B)
"Ecco S. Marco, il campanile, la Piazza, Palazzo Ducale. E' probabile che non esista al mondo un gioiello simile."
Hippolyte Taine
Premessa
Il sestiere viene proposto in due itinerari in quanto non è possibile visitare in modo accurato tutti i monumenti in un lasso di tempo troppo breve. Coloro che non hanno a disposizione molto tempo possono percorre entrambi gli itinerari senza soffermarsi all’interno degli edifici ma scegliendone solo qualcuno.
Fanno parte del sestiere di San Marco anche La Chiesa di San Moisè e il Teatro La Fenice, il Campo Santa Maria del Giglio, il Campo Santo Stefano e il ponte dell'Accademia, San Zulian e il Campo San Bartolomeo, il Ponte di Rialto, Palazzo Grassi.
Dopo la visita al Museo Correr si prosegue alla volta del Ponte dell’Accademia. Si attraversa dapprima la calle dell’Ascensione fino a giungere alla Frezzeria così detta dalla presenza di commercianti di frecce in epoca medievale. Procedendo s’incontra Palazzo Dandolo in località calle Vallaresso. Il Palazzo ospitò nel XVIII secolo un pubblico ritrovo e una casa da gioco per i nobili denominato il Ridotto.
Si giunge poi nel CAMPO San Fantin sul quale si affaccia l’omonima Chiesa e il teatro LA FENICE. Il teatro La Fenice fu costruito nella seconda metà del Settecento su disegno di Giannantonio Selva. Esso presentava una ricca decorazione a stucchi, intagli, pannelli che destavano l’ammirazione del mondo per la loro preziosità e magnificenza. L’ingegno, l’abilità ed il gusto dei “Doradori” si esplicitò in questo teatro in modo superbo. I drammatici roghi di cui fu oggetto non hanno cancellato questo splendore reso immortale, come la vita della fenice medesima, dalle fedeli ricostruzioni.
La visita continua nel campo di Santa Maria del Giglio e nel campo Santo Stefano. Quest’ultimo è articolato in vari spazi e campielli, al centro si erge la statua bronzea del monumento a Niccolò Tommaseo (1882).
Infine si giunge al ponte dell’Accademia, opera realizzata nel 1934 su progetto di Eugenio Miozzi.
Lungo il percorso è d’obbligo attraversare il PONTE DI RIALTO che costituì fino all’Ottocento, con l'imponente arcata gettata nel punto più stretto del Canal Grand, l'unico collegamento tra le due parti della città. Esso consta di tre percorsi pedonali che si snodano tra due file di botteghe che propongono prodotti caratteristici di Venezia.
Ultimo tratto dell’itinerario parte dal campo San Bartolomeo e termina a Palazzo Grassi.