"I piccoli sentieri di pietra o d'acqua, rio, fondamenta, salizzada, calle continuano il loro lento ritiro. Questo intrico solitario è un invito al sottile piacere del raccoglimento."
Maurice Barrès
E’ uno dei sestieri più piccoli, contraddistinto dalla presenza di case che svolgono anche la funzione di botteghe. Gli abitanti amano molto la buona tavola per cui dedicano una cura particolare alla preparazione dei cibi tradizionali di Venezia basati su ingredienti naturali dell’area veneta. Il visitatore può assaggiare le tipiche pietanze veneziane nelle numerose osterie o nei bàcari. Si raccomanda, in particolare, di assaggiare i rinomati “cicheti”.
Da visitare a San Polo: Ponte di Rialto, Palazzo dei Camerlenghi, Chiesa di S.Giacometto, Chiesa di S.Aponal, Le Fabbriche Nuove, Chiesa di S.Cassiano, Campo San Polo, Casa Goldoni, Basilica dei Frari, Scuola Grande di San Rocco, Scuola Grande di S.Giovanni Evangelista.
Casa del Goldoni
“Je suis né à Venise, l’an 1707, dans une grande et belle maison, située entre le pont de Nomboli et celui de Donna onesta, au coin del rue de Ca’ Centanni, sur le paroisse de S. Thomas” dai “Mèmoires” di Carlo Goldoni.
[ Sono nato a Venezia, nel 1707, in una grande e bella casa, situata tra il ponte dei Nomboli e quello della Donna onesta, all’angolo della calle di Ca’ Centanni, nella parrocchia di San Tomà] .
Costruita nel XV secolo, presenta un impianto architettonico gotico veneziano. La facciata sul canale è a trittico con quadrifora, l’ingresso da calle dei Nomboli presenta una scala esterna a due rampe il cui parapetto è formato da colonnine in pietra d’Istria.
E’ conosciuta oggi come la “casa di Carlo Goldoni”, ma nel corso dei secoli diversi furono i proprietari: i Rizzo, i Centenni e solo alla fine del ‘600 il nonno di Carlo Goldoni l’affittò e la famiglia vi rimase fino al 1719.
Nel 1931, in seguito alla guerra, Ca’ Centanni fu donata al Comune di Venezia affinché fosse restaurata e destinata, modificando un po’ l’idea originaria, a museo goldoniano e centro di studi teatrali. I nuovi eventi bellici rallentarono i lavori di restauro, completati solo nel 1953. Nel giugno di quello stesso anno la Casa fu aperta al pubblico, ospitando un piccolo museo goldoniano e di cimeli teatrali veneziani. Nel corso degli anni sono stati incrementati la biblioteca e l’archivio.
Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
E’ un complesso religioso francescano fra i più grandi d’Italia. La Basilica venne eretta nel corso di circa un secolo, dal l250 al 1338, ad opera dei Frati Francescani Minori conventuali. Lo stile gotico-cistercense, l’impianto a tre navate con le sette cappelle risalgono al XV secolo. Numerose le opere d’arte custodite nella Basilica. L’opera più suggestiva è quella di Tiziano, “La pala dell’Assunta” (1516-1518), dipinta dall’artista per l’altare maggiore. Non meno suggestiva è la “Pala Pesaro” (1526) sempre di Tiziano.
Nella Cappella dei fiorentini si trova la statua lignea di S. Giovanni Battista, uno dei capolavori di Donatello e unica opera veneziana del maestro.
La Basilica dei Frari è considerata la sede della più nutrita e splendida collezione di scultura veneziana, infatti ci sono capolavori come lo splendido Coro ligneo e i numerosi monumenti sepolcrali di personaggi illustri della storia cittadina. Il presbiterio è arricchito dai Monumenti Foscari e Tron e sull’altare Zane si può ammirare il San Girolamo di Alessandro Vittoria.