Venezia è affascinante per i suoi monumenti, per l’atmosfera che vi si respira ma anche per le attività economiche che in essa “vivono” e che consentono di fare acquisti di un certo spessore artistico. Il turista distratto può limitarsi ad acquistare i soliti gadget industriali, souvenir che ricordano questo o quel monumento ma colui che vuole portare con sé un oggetto di valore ha mille opportunità. Venezia, infatti, offre ancora oggi una vivace e dinamica produzione artigianale di oggetti legati alla tradizione ma arricchita dalla creatività di coloro che quotidianamente si cimentano nei vari settori.
L’arte vetraria del XIX secolo ha raggiunto un alto livello di perfezione e ancora oggi Venezia basa la sua economia sulla produzione di magnifici oggetti in vetro grazie all’originale design e alla raffinata esecuzione dei maestri vetrari delle grandi ditte di Murano: Barovier & Toso , Nason & Moretti, Seguso , Salviati , Venini e molti altri.
Venezia continua inoltre a produrre anche magnifiche perle di vetro che soddisfano sia la richiesta turistica sia quella dei grandi stilisti che hanno adottato le perline nelle creazioni di moda.
Anche le murrine, piccolissime miniature di vetro a soggetto floreale o geometrico, rappresentano una delle più interessanti e felici specializzazioni veneziane preziose per disegno e colori. Ad imitazione del mosaico i vetrai iniziarono questo lavoro nella seconda metà dell’800 riprendendo una tecnica antica che imitava certa produzione di vasi romani ricavati da una pietra chiamata “murrha”.
Sono diventati famosi e richiestissimi a livello internazionale, ad esempio, i tessuti Bevilacqua, lavorati su telai originali del ‘700, che riproducono fedelmente i broccati del tempo della Serenissima e che rivestono le pareti dello Studio Ovale alla Casa Bianca (e recentemente sono stati utilizzati per alcuni capi nelle collezioni di Dolce & Gabbana); oppure alle visionarie maschere in cartapesta di Mondonovo, utilizzate per la scena della festa segreta nell’ultimo film di Stanley Kubrik, Eyes Wide Shut.
Percorsi per lo shopping:
- In zona S. Polo, e precisamente in Campo dei Frari, si possono acquistare maschere di cartapesta e oggetti in legno che s’ispirano a varie fonti iconografiche: dai tarocchi trecenteschi dei Visconti, alle miniature medievali, dalle icone russe alle antiche carte geografiche, fino ai personaggi grotteschi di Bosch.
- Proseguendo verso campo S. Polo ci sono due atelier che realizzano costumi di Carnevale.Sono abiti splendidi, curati nei minimi dettagli, realizzati con tessuti preziosi, in cui è evidente la ricerca storica non solo sul modello, ma anche sui procedimenti di realizzazione sartoriale si possono poi trovare anche scarpe, cappelli, guanti, parrucche e accessori vari, tutti realizzati artigianalmente.
- Gli appassionati di collezionismo di giocattoli devono recarsi vicino a campo S.Tomà dove potranno trovare giocattoli davvero speciali.
- Attraversando il ponte di Rialto e dirigendosi verso Piazza S. Marco, in Calle dei Fuseri, si trova una bottega (così i veneziani chiamano i negozi) di un artista della calzatura: le sue scarpe, fatte interamente a mano utilizzando vecchie forme di legno (che lui tuttavia modifica per creare nuovi modelli) sono delle vere e proprie opere d’arte e infatti sono molto apprezzate da pittori e artisti.
- Vicino a Campo S.Lio si trovano borse, sciarpe, monili e cappelli dalle forme più strane, ognuno dei quali è assolutamente unico.