Il 4 giugno del 1753 venne fondata l’Accademia dei Georgofili da Ubaldo Montelatici e Canonico Lateranense. Primo esempio di un’associazione pubblica con lo scopo di occuparsi dell’Agricoltura, il governo granducale le affidò lo studio e la soluzione dei problemi agricoli del tempo. Dal 1759 al 1791 i Georgofili, con i loro Soci ordinari, Baldini, Ximenes, Fossombroni, contribuirono all'opera di bonifica della Val di Chiana e della Maremma. Infine, le riforme adottate da Pietro Leopoldo, l’abolizione dei “dazi protettori” dell’agricoltura e l’affermazione della libertà dei commerci trovarono nei Georgofili convinti sostenitori e collaboratori preparati.
I Georgofili furono chiamati anche da Napoleone per rivedere ed esaminare il Codice Rurale, in seguito all’annessione dell’Accademia alla Società Botanica nel 1783.
Nel 1827 venne fondato, da alcuni soci dei Georgofili, il giornale “Agrario Toscano”, con l’impegno di divulgare ed insegnare il beneficio della scienza e della pratica agraria. Nel 1829 venne fondata la Cassa di Risparmio di Firenze, dal 1820 l'Accademia si occupò dei problemi dei rapporti tra proprietari e contadini e nel 1852 l'Accademia promosse la fondazione della Società Toscana di Orticoltura, che assurse a grande importanza nei decenni successivi ed è tuttora attiva.