La costruzione più antica di Firenze è il Battistero, che Dante chiamò “il mio bel san Giovanni” dove venne battezzato.
Sorto sui resti di un monumento paleocristiano nelle cui fondamenta vennero rinvenuti avanzi di costruzione romana, è un esempio di architettura romanico-toscana, a pianta ottagonale con marmi colorati. Fu consacrato a San Giovanni Battista e fu la cattedrale di Firenze fino al 1128.
Le tre porte che consentono l’accesso all’interno sono disposte secondo i punti cardinali. La porta più antica, quella a Sud, modellata da Andrea da Pontedera detto il Pisano (1330-36) e fusa dal veneziano Leonardo d’Avanzo, è divisa da 28 scomparti in cui sono scolpite le storie di San Giovanni Battista e le allegorie delle virtù cardinali e teologali.
Ai due lati, sarcofaghi romani con allegorie funebri.
La porta Nord è opera di Lorenzo Ghiberti eseguita con l’aiuto di Donatello, Paolo Uccello. Il Ghiberti imprime alle storie del Nuovo Testamento, agli Evangelisti e dottori della Chiesa, un nuovo carattere rinascimentale attraverso una interpretazione naturalistica.
La “porta del Paradiso”, quella ad est, è un vero capolavoro, è divisa in 10 pannelli che rappresentano scene bibliche.
L’interno del Battistero è rivestito di marmi bianchi e verdi come l’esterno, mentre la cupola è uno splendore di mosaici veneziani del XII secolo, ai quali lavorarono anche artisti fiorentini e, forse, lo stesso Cimabue.