La Costiera Amalfitana cominciò a popolarsi nel VI secolo, quando alcune popolazioni per sfuggire alle frequenti devastazioni barbariche s’insediarono in queste zone impervie.
Ravello sorge su un contrafforte a terrazza che divide due valli, la sua posizione ha facilitato la formazione di insediamenti residenziali, disponendo anche di spazio da destinare alle coltivazioni a differenza di Amalfi caratterizzata da un territorio impervio.
Sono molteplici i monumenti che sono diventati i simboli che rappresentano Ravello. Il Duomo, iniziato nel sec. XI e terminato nel XII sec., è la testimonianza della ricchezza prodotta dai commerci con l’Oriente e con la Sicilia. La sua spoglia facciata è ornata da una bifora che risale alla costruzione originale, mentre la porta in bronzo di Barisano da Trani (1179) è divisa in due riquadri che raffigurano Storie della Passione e Santi.
Nel XIII sec. venne costruito il campanile, che tuttora mantiene la sua forma originale. Nel 1272, Nicola Rufolo donò alla cattedrale uno straordinario pergamo, di fronte ad esso c’è un ambone del sec. XII, decorato di mosaici. A queste due opere si apparenta la cattedra vescovile, anch’essa ornata da mosaici e colonnine tortili.
Nella Cappella di San Pantaleone è conservata un’ampolla con il sangue del Santo che, come quello di San Gennaro a Napoli, si liquefa ogni anno il 27 luglio, anniversario del martirio di San Pantaleone.
La Chiesa è stata eretta nel corso dell'XI secolo per volere del Vescovo Orso Pavico. All'ingresso troviamo delle porte in bronzo fuse, realizzate nel XII secolo ad opera di Barisano da Trani, nel suo interno, presenta un museo ove si conservano numerose testimonianze storiche del suo passato. Sono da ricordare il pulpito in marmo realizzato da Niccolò di Bartolomeo da Foggia del XIII secolo e l'ambone del XII secolo che raffigura, con la decorazione di mosaici, Giona inghiottito da Pistrice.
La chiesa di S. Giovanni del Toro, realizzata alla fine del X secolo, conserva un ambone del XII secolo ed un Crocifisso ligneo del XV secolo.