Santa Lucia viene venerata in un piccola Chiesa di Sorrento a lei dedicata. E’ considerata la protettrice della vista per le vicende legate al suo martirio. La festa di Santa Lucia presenta aspetti non solo religiosi ma anche profani, uno di questi ultimi è l’accensione, la sera del 12 dicembre, di un falò. E’ questo un rituale antico legato al passaggio molto delicato ad una stagione nuova, l’inverno, e serve ad esorcizzare la diminuzione delle ore di luce e di conseguenza il “ pericolo del non ritorno della luce”.
Ogni anno a Sorrento, il 13 dicembre, in concomitanza con i festeggiamenti in onore della Santa, viene organizzata una vera e propria sagra della salsiccia e della porchetta.
E’ opportuno ricordare anche che la tradizione popolare sorrentina ha un proverbio che viene tramandato di generazione in generazione e che conserva tuttora la sua validità se interpretato correttamente: “A santa Lucia nu pass ‘e gallina , a Sant’Agnello nu passo ‘e pecuriello”ossia l’ora del tramonto e quindi del calare dell’oscurità, da Santa Lucia in poi, incomincia a tardare, infatti essa aumenta di 28 secondi. E’ dunque errato interpretare il detto “la notte di Santa Lucia è la più lunga che ci sia” in quanto dal 1582, anno in cui entrò in vigore la riforma gregoriana del calendario, fu annullato lo sfasamento tra la data del calendario giuliano ed il solstizio d’inverno.