Il Giovedì e il Venerdì della settimana che precede la Pasqua, Sorrento vive momenti d’intensa religiosità legati alla fede popolare che si tramanda da secoli di generazione in generazione. Lungo le strade della cittadina si snodano le processioni che rievocano il Cammino della Croce e che sono caratterizzate dalla partecipazione di centinaia di fedeli che indossano vesti lunghe (bianche il giovedì e nere il venerdì) e cappucci che ne nascondono il volto e portano martìri (segni della Passione di Cristo), fiaccole e làbari. Le processioni sono organizzate dalle Confraternite, formate da laici guidati da un capo spirituale, che hanno un’origine risalente al Medioevo. Sorrento ha due Confraternite: la Arciconfraternita della Morte, che ha incorporato quella di San Catello, e l’Arciconfraternita di Santa Monica.
Nel corso dei secoli le Confraternite hanno svolto molteplici attività, ad esempio la Confraternita di San Catello aveva il compito di accompagnare i condannati al patibolo, di provvedere alla loro sepoltura, di seppellire coloro che morivano in mare. Un altro ambito sociale nel quale i confratelli svolgevano un ruolo importante era quello dei “maritaggi” ossia ogni confratello versava una piccola somma e questuavano per costituire un piccolo capitale da utilizzare per aiutare la ragazze povere che volevano sposarsi. Ancora oggi le Confraternite svolgono un compito di assistenza morale e materiale nei confronti dei bisognosi.