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scopriamo gli eventi a SORRENTO
Sorrento, "Sei tornato? No, sto partendo??dal 11-07-2007 - al 31-12-2007
La sede della Federalberghi Penisola Sorrentina ospita la mostra di Gennaro Sardella “Sei Tornato? No, sto partendo?” fino al 31-12-2007. Amante dell’arte fin dall’infanzia, ha viaggiato in assoluta libertà nelle principali città italiane frequentando musei, artisti come Giorgio de Chirico e Pietro Annigoni, affinando le tecniche pittoriche. Il percorso dell’artista è stato caratterizzato da continue sperimentazioni in cui il vissuto personale ha trovato concreta e viva trasfigurazione nei dipinti dove solo apparentemente i protagonisti sono il mare, i pesci, le spiagge. Un gioco di calori caleidoscopici che trasmettono un messaggio di pace pur nelle tormentate vicende del quotidiano. Riportiamo solo alcune delle tante recensioni: "Opera intensa e tormentata, che nasconde il dolore nella forma, e da alle cose significati arcani da cui esce una verità inattesa, tra malinconia ed euforia. Sarde, pinocchi, pesci, Capri, il mare indicano una cifra stilistica originale, tra sentimenti universali e situazioni locali". (Vittorio Sgarbi, 12 dicembre 2004) "Sardella dipinge il mare di Capri o quello di Napoli con una finezza straordinaria di tono cangiante" ha detto di lui, Paolo Rizzi. "Così, a ben pensarci, la pittura di Gennaro Sardella ruota intorno a un preciso polo, che è quello che lo porta a guardare le cose "dal di dentro" per investirle della propria presenza e dei propri sentimenti. Una sorte di simbiosi, che alla fine non ci dà più la realtà quale essa è, nella sua oggettiva fisicità, ma una realtà "altra". Che è poi un modo per cogliere - entro i confini della propria coscienza - la continuità della storia e le eterne leggi della natura". (Nino D'Antonio in "Fra realtà e invenzione" 2004). "La magia dei suoi colori, oggi arricchiscono la mia vita; il piglio unico delle morbide linee, hanno il potere di regalarmi con amore: i tempi, la forza, gli antichi odori della mia terra". (Gennaro Cannavacciuolo). "Occorre armarsi di una solida cultura partenopea per affrontare e risolvere nell'allegoria i problemi del mostro tempo - ha scritto il critico Luciano Caprile a proposito del pittore napoletano - un'allegoria non facile e non scontata, non troppo mandolinesca e marechiarica, ma nemmeno troppo conflittuale. Egli si avvale di elementi eterogenei da assemblare e da distribuire sulle tele per un connubio che chiama in rassegna forme reali o realistiche come melanzane, peperoni, pesci di latta, ami e feluche, ciondoli e strane figure uscite da un'ancor più strana bottega dei balocchi". "Sardella - continua Caprile - si avvale del recupero di vecchi e collaudati miti per mettere in scena i ricorrenti problemi esistenziali con il concorso di nuovi miti". (Corriere del mezzogiorno, 9 dicembre 2004).
Sede espositiva: Orario Ingresso libero
Maggiori Informazioni: |
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