Uno dei pericoli che incombevano sulla vita delle popolazioni costiere nell’età moderna era la pirateria esercitata dai saraceni.
Nella seconda metà del ‘500 Positano fece costruire delle torri di avvistamento così come aveva ordinato il viceré Pietro da Toledo. Le più importanti torri furono quella di Sponda, di Trasita e quella di Fornillo. Le torri ricevevano il segnale di avvistamento dalla prima torre ossia quella che sorge sulla Punta Campanella.
Ricevuto l’avviso i positanesi si rifugiavano sulle alture per potersi difendere dalle invasioni, nacquero così le frazioni di Montepertuso e Nocelle. Percorrendo le curve della Costiera sono numerose le torri che si incontrano e oggi molte di esse sono adibite ad alberghi, case, ristoranti e una è persino una discoteca.
La torre di Fornillo all’inizio del ‘900 fu acquistata da Gibert Clavel, che la ricostruì su cinque lati sull’originaria forma quadrata, un restauro dovuto alla visione filosofica del personaggio.