La moneta utilizzata dagli amalfitani per i loro scambi commerciali era il tarì, una riproduzione della moneta araba.
Il termine tarì significa “coniato di fresco”. La moneta era di dodici carati e conteneva parti di oro, argento e rame.
I tarì amalfitani circolavano in tutto il Mediterraneo; la moneta rappresentò per diversi secoli la moneta ufficiale dello Stato e del popolo di Amalfi.
Oggi alcuni esemplari del tarì sono conservati nel British Museum di Londra, nella collezione di Vittorio Emanuele III e in quella del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.